Il liquido seminale, posto sotto un portatile connesso tramite wi-fi per la durata di quattro ore, ha perso parte della sua prolificità: gli spermatozoi si presentavano con mobilità assairidotta, alcuni di loro anche senza vita o con alterazioni genetiche rilevanti. Il processo degenerativo potrebbe essere causato dalle onde elettromagnetiche prodotte nell’ambito della comunicabilità senza fili.
Conrado Avendano, responsabile della ricerca, ha dichiarato: “I nostri dati suggeriscono che l’uso del portatile con connessione internet senza fili posizionato vicino agli organi riproduttivi maschili può diminuire la qualità dello sperma nell’uomo“. Occorre, dunque, prestare moltaattenzione all’uso che si fa della propria rete wireless, ridicendone sensibilmente, laddove possibile, la durata. La scoperta, non ancora ufficializzata, dovrà superare molti altri test specifici prima che diventi fatto certo.