La prima volta che li vide si tenevano per mano nel suo grembo. L’ecografia mostrava due feti che affrontavano difficoltà apparentemente impossibili, erano due gemelli siamesi a cui non avevano dato praticamente alcuna speranza di sopravvivenza. I medici avevano detto ad Angie Benhaffaf, la mamma, che, anche se uno sarebbe sopravvissuto, l’altro avrebbe potuto morire subito dopo. Lei ha sempre lottato per superare il pensiero che c’era la possibilità di dover seppellire i suoi bambini.
Dopo la nascita, tre anni fa, furono sottoposti ad un’operazione straordinaria per separarli, i suoi ‘piccoli combattenti “come lei li chiama, sono diventati, nel bene, inseparabili. A distanza di tre anni, il legame tra Hassan e Hussein è così forte che ancora si tengono per mano quando dormono, proprio come la mamma li aveva visti nella prima ecografia. Anche quando si siedono insieme, di solito adottano le stesse posizioni a sinistra e a destra che una volta li univa dal petto al bacino.

L’intervento è stato eseguito quando avevano sei mesi dal team medico di Londra dell’University College Hospital, dove sono nati, e nel vicino Great Ormond Street Hospital, ed è durato 14 ore. Grazie all’operazione, i gemelli hanno da poco festeggiato il loro terzo compleanno, con due torte, non una. Due settimane prima della loro nascita, mamma Angiè aveva comprato due piccoli orsi di peluche a cui aveva fatto scrivere i due nomi dei figli che dovevano nascere: Hassan e Hussein.
«I medici ci avevano avvertito che era altamente improbabile che sarebbero sopravvissuti alla nascita. Nel mio cuore, ho capito che c’era una possibilità che li avremo dovuti seppellire proprio a Natale. Ho pensato che se fossero morti, avrei messo i peluche sull’albero ogni anno. In questo modo, li avremo avuti con noi lo stesso. E’ davvero doloroso, ma ogni anno, questo è quello che faccio, solo per ricordare quante volte abbiamo quasi perso entrambi. Ora li guardo e vedo come sono felici, e mi sento tanto grata solo per averli. Li vediamo come i nostri piccoli miracoli e, quando siamo tutti insieme in questa casa, è solo questo che conta davvero».
Le sorelle dei ragazzi Malika di otto anni e Iman di cinque, adorano i loro fratellini e sembra non si accorgano neanche della loro disabilità. «Hanno ancora un sacco di ostacoli davanti a loro. Ma hanno portato la magia nella nostra casa, e qualcosa di speciale nella nostra vita», conclude mamma Angie.
Fonte e foto Daily Mail